2.23.2009

UN RITORNO A CASA

Le braccia pesanti... il cuore pompa sangue nelle vene, e batte più forte che mai... non riesco quasi a chiudere i pugni talmente sono contratti i muscoli degli avambracci... in bilico, sfidando la natura, sfidando il mondo... un appiglio dopo l'altro, e non pensi ad nient'altro... i palmi delle mani secchi e ruvidi...allungo un braccio verso la prossima presa, poi perdo aderenza coi piedi... il silenzio pervade l'ambiente, non una voce, nè un'immagine, sono nel nulla, siamo solo io e la parete...
mi ritrovo lì, a mezz'aria, a dondolare, aggrappato con tutte le forze che mi rimangono... sento che le braccia potrebbero esplodermi... ritrovo la presa, e continuo fino al top... prima la destra, poi la sinistra... ce l'ho fatta.. l'odore di magnesite pervade l'aria... un'incredibile sensazione di realizzazione si fa strada dentro me... mi sento grande, mi sento forte, mi sento un dio... mi sento vivo... guardo di sotto, e poi... lascio la presa

2.18.2009

GABRIEL NON DORME MAI

1000 pensieri... e 1001 ancora... si affollano nella mia mente come demoni che cercano di varcare la porta dell'inferno... No! Devo dormire! Dormi Max... dormi... 1002... uno dietro l'altro, la mia mente li vomita fuori impedendomi di dormire... da quanto tempo non conosco più il significato della parola "silenzio"?
... 1003... lasciami in pace... e lui, Gabriel, si dimena, urla... le sue grida riecheggiano più forti che mai nella mia testa come fossero lamiere d'acciaio che che stridono l'una contro l'altra... e 1004 ancora... sbatte la testa contro il muro, cento, mille, un milione di volte, e il petto mi sembra esplodere... e passano i minuti, e passano anche ore a volte...
finchè lui non si arrende... ma non è che una breve pausa, perchè lui torna... lui torna sempre... anche nei miei sogni... torna perchè è così...
Gabriel non dorme mai

2.15.2009

LA TROVERO' MAI, FRATELLO?

La troverò mai, fratello? Che dici? Riuscirò mai a trovarla anche io quella giusta?
Quella per la quale esistono due categorie di cose nel mondo: ci sono io; e poi c'è tutto il resto...
Quella alla quale non importa dove si va, ma con chi...
Quella che saprà conoscermi...
Che dici?
La troverò mai, fratello?
Riuscirò mai a trovarla anche io quella giusta?

2.14.2009

IN BALIA DI GABRIEL

Ottanta all'ora. L'unica cosa che mi tiene sveglio è il ritmo incessante e alienante della musica che stanno mandando in onda su m2o. Guardo l'orologio digitale sul cruscotto: secondo lui sono le 4:49... ma diciamo che non ho mai avuto tutta questa preoccupazione di cambiargli l'ora ogni volta che si passava dall'ora legale a quella solare e viceversa.
Fatto sta che se non ricordo male sono più o meno le quattro meno un quarto del mattino, e come dicevo m2o in questo momento è l'unica cosa a tenermi ben sveglio con gli occhi sulla strada... insomma, quel che vedo della strada. Sì, perchè è una di quelle gelide, nebbiose e bastarde serate di inverno (sera o mattina sono punti di vista). Le due birre della serata girano felici nel mio sangue, e a far loro compagnia c'è una buona dose di thc: la comitiva sta facendo un bel giro turistico del mio corpo, scommetto che in mezzo c'è anche qualcuno che ha portato la digitale... la canzone cambia... strisce bianche sull'asfalto ghiacciato... semafori che sparano luci gialle a tempo di musica... per strada nessuno... a parte qualche povero pazzo che, come me, decide di tornare a casa nonostante l'ora e il tempo... un altro mixaggio magistrale mi porta sulle sponde di una nuova canzone, un nuovo ritmo... sempre più incessante...
Non vedo nulla, la nebbia è talmente fitta che non riesco a vedere oltre venti metri dalla macchina; e la situazione sembra peggiorare man mano che mi allontanavo dal centro della città: stasera la fortuna deve essersi girata da un'altra parte.
Giro a sinistra nel controviale, una macchina ferma... a fianco due puttane, una è intenta ad assicurarsi il cliente... l'altra si gira verso di me e mi guarda come per invogliarmi a "comprare" la sua sporca merce... continuo senza fermarmi... la musica incalza... altre puttane ad ogni angolo della strada, tutte in minigonna: ma cosa cazzo le tiene in vita preservandole dall'assiderazione? Un'altra domanda mi balena nella mente come un proiettile sparatomi dritto in fronte... Chi cazzo glielo fa fare? ... e poi, subito la risposta: si perchè non credo che il pappone del quartiere conceda molti giorni di ferie alle sue dipendenti, lui che problemi ha? In questo momento probabilmente si starà iniettando nelle vene qualche ancestrale cocktail chimico, o qualsiasi sia la merda che va adesso di moda. Non penso sarebbe una grande perdita per la società se quello schifo gli provocasse un viaggio di sola andata per l'inferno...
Inferno... in questo momento non potrei immaginarlo più lontano, questo fottuto freddo mi ha congelato le dita delle mani; sono ancora intorpidite per via del quarto d'ora passato a raschiare i vetri della macchina... ormai non manca molto a casa... guardo l'ora, e adesso segna le 5:10... la nebbia ormai è onnipresente, c'è solo il cofano e un quadrato di strada, il resto è bianco, palazzi alberi... nulla... ed m2o continua con la sua musica, che ormai mi sta completamente alienando, ogni tanto mi rendo conto di aver fatto dei tratti di strada in automatico, senza ricordare di averli fatti... non è la prima volta, quindi non me ne preoccupo...
Finalmente arrivo a casa, sono le 5:16, o almeno questo è quello che dice quel maledetto orologio, giro la chiave, il motore si spegne, ma la musica continua... spengo l'autoradio e d'un tratto il silenzio, quei pensieri che si succedevano nella mente come se stessero narrando la mia storia, quegli stessi pensieri che ho trascritto qui... sparirono, nel nulla... beh, se mai torneranno... vorrà dire che tornerò a trascriverli

2.08.2009

ALTER GABRIEL 3GO

Nella città dove gli angeli hanno paura di volare e i diavoli vengono a canticchiare, il sesso della notte scioglie i suoi neri capelli sotto una luna giallo oppio...

Gabriel urla e urla ancora, sbattendo la testa contro il muro finchè auto fantasma e sirene spiegate scorrono davanti ai suoi occhi. Dolore, dolore è ciò che desidera davvero. E odio, sì, odio. Non dimenticherà mai, e mai perdonerà. E non avrà mai paura, la paura... quella è per il nemico. Sì, paura e proiettili...

La notte come una puttana allunga le sue dita sul corpo di Gabriel, inghiottendolo. Nessuna luce, nessun rumore. Lo acceca, lo assorda. Nessuna, sensazione nessun dolore. Lo uccide lentamente strangolandolo nella sua gelida morsa...

Cosa nascondi? Buttalo fuori Gabriel! Dai sfogo all'anima! Cosa nascondi? Il coniglio, il coniglio è nel cilindro. Fallo uscire prima che ti divori il cuore...

Morte... non è morte se la rifiuti... lo è se tu l'accetti.

Stanotte l'inferno ha mandato un angelo a portare i regali...